Agenda 2030: fare la nostra parte con l’obiettivo 12

30/01/2023 0 Di Cartaria Italiana
Agenda 2030: fare la nostra parte con l’obiettivo 12

L’Obiettivo 12 dell’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile riguarda la Produzione e il Consumo Responsabili.

L’idea è quella di arrivare a modelli di produzione e consumo sostenibili. Questo significa: imparare a usare in maniera un efficiente le risorse e ridurre i rifiuti attraverso la transizione verso un’economia circolare.

Ciò include azioni per ridurre l’impatto ambientale negativo della produzione e del consumo, incoraggiare la produzione sostenibile e la responsabilità sociale delle imprese, e garantire che la popolazione abbia accesso a beni e servizi sostenibili.

Indice

Perché l’obiettivo 12 ci riguarda?

L’Obiettivo 12 dell’Agenda 2030 riguarda direttamente cittadini e cittadine perché il nostro modo di produrre e consumare ha un impatto significativo sull’ambiente e sulla società.

Ad esempio, la produzione e il consumo eccessivi di beni a basso costo possono causare danni ambientali e sociali, come la deforestazione, l’inquinamento e lo sfruttamento dei lavoratori.

D’altra parte, la scelta di prodotti sostenibili e di un uso responsabile delle risorse può contribuire a creare un futuro più equo e sostenibile per tutti.

Pertanto, ognuno di noi ha un ruolo importante da svolgere nella transizione verso un’economia circolare e nell’ottenimento dell’Obiettivo 12.

Ma i beni sostenibili non costano di più?

È vero che spesso i beni sostenibili hanno un costo maggiore rispetto a quelli a basso costo, ma questo non significa che non si possano rendere accessibili a tutti. La transizione verso un’economia circolare richiede un impegno non solo del singolo cittadino ma anche a livello di governi, imprese e società. Ad esempio, l’adozione di politiche fiscali che incentivi la produzione sostenibile e l’uso responsabile delle risorse, o l’implementazione di programmi di assistenza per le famiglie a basso reddito. Inoltre, a medio e lungo termine, l’economia circolare dovrebbe portare a una riduzione dei costi a livello globale, rendendo i beni sostenibili più accessibili per tutti.

D’altra parte, tutti i 193 governi che fanno parte dell’ONU sono concordi: non si può continuare a fare quel che si è sempre fatto.

Che cos’è l’economia circolare?

L’economia circolare è un modello economico che mira a ridurre l’impatto ambientale negativo e a garantire un uso sostenibile delle risorse. In questo modello, per esempio, i materiali e le risorse vengono continuamente riutilizzati e riciclati, invece di essere considerati come rifiuti da smaltire.

Ciò riduce la necessità di estrarre nuove risorse e di produrre nuovi beni, e allo stesso tempo aumenta l’efficienza nell’uso delle risorse esistenti. In sintesi, l’economia circolare mira a creare un sistema economico in cui niente va sprecato e tutto viene riutilizzato al massimo delle sue potenzialità.

Sapere per agire

Il punto 12.8 dell’Agenda 2030, in particolare, dice così:

«Entro il 2030, accertarsi che tutte le persone, in ogni parte del mondo, abbiano le informazioni rilevanti e la giusta consapevolezza dello sviluppo sostenibile e di uno stile di vita in armonia con la natura»

Ciò significa che la società ha il dovere di fornire informazioni e opportunità di apprendimento sul modo in cui le nostre azioni quotidiane possono influire sull’ambiente e sulla società.

Per raggiungere questo obiettivo, è sicuramente necessario un impegno a livello globale da parte di governi, imprese e società.

Le aziende possono sensibilizzare i consumatori sui loro prodotti sostenibili e sull’importanza della sostenibilità ambientale: è esattamente quello che stiamo facendo qui in Cartaria Italiana, con il tuo aiuto e con il supporto degli amici di Slow News. Ed è quello che puoi fare anche tu con la tua attività.

I cittadini e le cittadine possono impegnarsi a imparare di più sulla sostenibilità e a condividere le loro conoscenze con amici e familiari: è importante partecipare a programmi di formazione e sensibilizzazione organizzati dalle comunità locali e dai governi, chiedere che se ne parli nelle scuole dei nostri figli, attivarsi, se si ha un po’ di tempo da dedicare.

Ma anche solo parlandone sui social e con gli amici!

Cosa vuol dire “stile di vita in armonia con la natura”?

Stile di vita in armonia con la natura” non significa rinunciare alla tecnologia o alle comodità. Significa sapere che le nostre azioni quotidiane e le scelte che facciamo hanno delle conseguenze, influiscono sull’ambiente e sulla società. Significa sapere che possiamo fare la differenza per preservare le risorse naturali per le future generazioni.
Non solo utilizzare prodotti sostenibili, dunque, ma anche

  • ridurre gli sprechi
  • risparmiare energia
  • ridurre i consumi d’acqua (sicuramente hai già sentito dire quanto faccia la differenza chiudere il rubinetto mentre ti lavi i denti. Non è una sciocchezza)
  • scegliere modi di viaggiare che hanno un impatto ridotto sull’ambiente

Uno stile di vita in armonia con la natura richiede, insomma, di adottare scelte più consapevoli per garantire un futuro equo a tutti.

Cosa vuol dire “sviluppo sostenibile”?

“Sviluppo sostenibile” significa un modello di crescita economica che soddisfa le esigenze del presente senza compromettere la possibilità delle future generazioni di soddisfare le proprie. Come?

– preservando le risorse naturali
– proteggendo l’ambiente
– garantendo equità sociale ed economica

Per approfondire

Il sito ufficiale di Agenda 2030
Lo speciale di Cartaria Italiana su Agenda 2030
Il sito del Governo italiano su Agenda 2030
Slow News e l’Agenda 2030
Credits: l’immagine è di Yen Le da Unsplash